Consorzi Agrari
Museo Virtuale
Consorzi Agrari nello Specchio delle Carte Valori d'Epoca
Su queste pagine Le proponiamo alcuni documenti di particolare interesse storico ed artistico difficilmente reperibili, molti dei quali appartenenti a collezioni private. Si consiglia, tuttavia, di prendere contatto con noi in caso di specifico interesse.
Consorzio
Agrario Coop. di Serracapriola
Titolo nominativo cumulativo di 5 azioni definitive da 15 Lire cad.
Serracapriola FG 10 settembre 1926. Stampato dalla celebre tipografia milanese
B. Ullmann & C. Formato quadrato 33,5x33,5 cm. Sul lato sinistro si staglia
un riquadro riproducente una fanciulla, dal busto nudo, che regge un cesto
colmo di grappoli d’uva e di spighe di grano, presumibile raffigurazione della
dea dell’Agricoltura; alle sue spalle vignetta bucolica ispirata all’aratura
con i buoi; in basso e in alto gli aforismi latini Pluribus Levius Quidquid
Singulis Arduum e Sedulis Generosa Terra ovvero Ciò che è arduo
per i singoli è più lieve per i più e La Terra è generosa con chi è
operoso; compare anche lo stemma coronato del Comune foggiano. Negli ultimi
decenni dell’Ottocento si formarono su tutto il territorio italiano le prime
associazioni fra gli agricoltori allo scopo di promuovere in vari modi il
miglioramento dell’agricoltura ed il benessere dei ceti rurali. Tali sodalizi
diedero il via ai consorzi agrari cooperativi dove i soci partecipavano
direttamente e liberamente alla vita associativa. Il 15 marzo 1900 a
Serracapriola fu fondato il primo Consorzio Agrario Cooperativo, proprio per
agevolare la vita degli agricoltori. Inizialmente contava 43 soci, ma di anno
in anno si ingrandì fino a raggiungerne 407 nel 1914.
Primo Consorzio Agrario Cooperativo Piacentino
Certificato nominativo
cumulativo di azioni da 25 Lire cad. Piacenza 1914/30. Officina Carte-Valori A.
Staderini, Roma. Stemma della città emiliana cimato da corona in alto, effige
bifronte dell’Italia con corona di spighe a simbolizzare le attività agricole,
in basso. Il Primo Consorzio Agrario di Piacenza nacque il 17 marzo 1900
quando, sotto la spinta della crisi economica di fine Ottocento, i grandi
affittuari e proprietari padani ricorsero ad una dimensione associativa della
categoria. Le istituzioni agrarie sorte in questo periodo furono di
fondamentale importanza per il progresso tecnologico dell’agricoltura e per una
moderna politica del settore. In particolare il Primo Consorzio, fin dalla sua
fondazione, assunse il ruolo di motore dell’economia agraria piacentina,
prefiggendosi l’obiettivo di contribuire al miglioramento della produzione
agricola nonché ad iniziative a carattere sociale e culturale nell’interesse
degli agricoltori. Nel 1942 si trasformò in Consorzio Agrario Provinciale di
Piacenza
Consorzio Agrario Cooperativo Bergamasco
Titolo nominativo cumulativo di 1 azione definitiva da 25 Lire. Bergamo 27 maggio 1918. 25x39 cm. Bei fregi nel bordo con stemma araldico della città lombarda in alto.
Consorzio
Agrario Cooperativo per il Circondario di Terni
Titolo nominativo cumulativo di 10 azioni
definitive da 50 Lire. Terni 31 dicembre 1921. 26x40 cm.
Consorzio Agrario Cooperativo di Pegognaga
Certificato nominativo di azioni da 5 Lire ciascuna. Pegognaga MN 1900. Bei ricami nel bordo che accoglie in alto lo stemma civico di Pegognaga - con il dio Po e la dedica latina Pado Patri ovvero al Padre Po, a testimonianza della devozione fluviale della sua prima comunità - e in basso l’aratura del terreno con i buoi. Il consorzio, costituito nel 1900, rappresentò un classico esempio di cooperazione agro-alimentare in Emilia- Romagna all’inizio del XX secolo.
Consorzio Agrario Cooperativo Molisano
Titolo nominativo cumulativo di azioni da 10 Lire ciascuna. Campobasso 1901. Spicca nel campo superiore una scena bucolica di aratura con i buoi; in quello inferiore stemma della Provincia di Campobasso. Il consorzio vanta una lunga e gloriosa storia iniziata nel 1900. Durante la sua attività fu presieduto anche dal senatore Guglielmo Josa (1870-1961). Nel 1931 organizzò il primo “ammasso volontario del grano” ovvero il conferimento volontario di prodotti agricoli per la distribuzione: ciò per valorizzare le produzioni cerealicole regionali e tutelare i coltivatori dalle insidie del mercato. Seguirono gli ammassi della lana, deicruscami e dell’olio. La cooperativa rappresentò sin dalle sue origini un caposaldo per l’economia agricola molisana. Nel 1991, come la maggior parte dei consorzi agrari, fu investito dalla crisi causata dal commissariamento della Federconsorzi e nel 1996 se ne decretò la liquidazione coatta. Riprese vita nel 2013 come Consorzio Agrario d’Abruzzo e Molise.
Consorzio Agrario di Forlì
Certificato nominativo cumulativo di 4 azioni da 25 Lire ciascuna. Forlì 28 dicembre 1933. Elegante ornato Liberty con spighe di grano, tralci di vite con grappoli d’uva, stemma comunale coronato e divinità del Commercio e dell’Agricoltura sovrastate da un fascio littorio. Vignette laterali dedicate al lavoro agricolo. La società cooperativa fu costituita nel 1901 da dieci agricoltori forlivesi per la compra e vendita in conto dei consorziati di materie, prodotti e quant’altro può interessare l’agricoltura nonché per l’uso razionale dei concimi ed in genere di tutte le buone pratiche agricole. Nel 1926 rilevò la Cooperativa di Esportazione costituendo una speciale sezione per la commercializzazione e l’esportazione della frutta dei soci. In base alla riforma dei consorzi agrari del 1939, si trasformò in Consorzio Agrario Provinciale di Forlì (pagina successiva) che, nello stesso anno, si fuse con i Consorzi Agrari Cooperativi di Cesena e Rimini. Superata l’emergenza bellica fu trasformato nel 1948 in Società Cooperativa a responsabilità limitata e dopo una lunga e ricca storia di acquisizioni, incorporazioni e cambi di denominazione è diventato il Consorzio Agrario Adriatico.