Società Cinematografiche e dello Spettacolo
Museo Virtuale
L' Arte attraverso i Titoli d'Epoca
Su queste pagine Le proponiamo alcuni documenti di particolare interesse storico ed artistico difficilmente reperibili, molti dei quali appartenenti a collezioni private. Si consiglia, tuttavia, di prendere contatto con noi in caso di specifico interesse.
Società Italiana Cinematografica Myriam Film
Azione di fondazione al portatore da 1.000 Lire rilasciata a Roma nel mese di dicembre 1919. Officina Carte Valori Rebeschini di Turati e C. - Milano. Ai quattro angoli del certificato spicca il motto latino medievale "In Arte et Labore est Umana Felicitas". Dallo sfondo emerge l'originale emblema della società - il muso di un cane che addenta una pellicola cinematografica - e nel campo superiore spicca il logo MF su campo rosso.
Società
Anonima Italiana Gaumont
Titolo
al portatore di 10 azioni da 25 Lire rilasciato a Roma il 12 marzo 1910. S.A.I.G.A.
F.lli Armanino - Genova. Superba grafica ispirata allo stile Liberty; figura
femminile regge una pellicola cinematografica che avvolge con volute sinuose il
bordo del certificato, personaggio maschile utilizza un proiettore dell’epoca
per riprodurre scene tratte da films: veliero in balia dei flutti, sparatoria
tra indiani e cowboys, treno a vapore con locomotiva fumante in corsa.
La Gaumont è una storica casa di produzione
cinematografica francese, la più antica del mondo tuttora in attività, fondata
nel 1895 dall’inventore Léon Gaumont (1864-1946). Nel maggio 1907 si costituì la Società Anonima Italiana Gaumont, nel cui
consiglio di amministrazione figurava lo stesso Gaumont.
Cooperativa per il Teatro Nuovo
Titolo nominativo di seconda emissione per 4 azioni da 25 Lire rilasciato a Schio, in provincia di Vicenza, il 31 dicembre 1908.
Elegante ornato dai sinuosi tratti Liberty con motivi floreali stilizzati e la facciata del teatro. Nel 1906 si costituì la Cooperativa per il Teatro Nuovo allo scopo di raccogliere fondi per erigere appunto un teatro nuovo capace di 1500 posti. Il concorso di progettazione, bandito nel 1907, fu vinto dall’architetto ligure Ferruccio Chemello (1862-1943). Nell'estate del 1908 iniziarono i lavori di costruzione, su un appezzamento di terreno donato dal Comune in cambio dell'uso gratuito dello stabile per eventi ufficiali. Il Teatro Civico di Schio fu inaugurato il 9 giugno 1909 con l'opera Mefistofele, di Arrigo Boito. Gli anni successivi furono segnati da una grande prosperità, tuttavia la crisi arrivò con i conflitti mondiali. Durante l’ultima guerra, il teatro fu usato come quartier generale dai militari tedeschi. Negli anni Settanta l’edificio, uno dei pochi della cittadina in stile Liberty, fu adibito a cinematografo e a sala da ballo. La sua ossatura portante in cemento armato gli ha permesso di rimanere intatto nonostante alcuni incendi. La struttura interna è a forma di ferro di cavallo e all'epoca poteva ospitare 1500 persone, suddivise fra 2 gallerie, 1 loggione e una platea. Nel 2004 iniziò il progetto per il recupero della palazzina che vide coinvolti autori, registi e attori di teatro, associazioni culturali e tanti cittadini. Così, nel 2014, il Teatro Civico tornò alla sua città.
Società
Italiana per Film d’Arte
Azione
di fondazione al portatore da 100 Lire emessa a Roma nel 1909. Officina
Calcografica Italiana. La casa di produzione cinematografica, più nota come
Film d’Arte Italiana, fu costituita a Roma nel 1909 come Società Anonima
Italiana per Film d’Arte dal noto impresario teatrale Adolfo Re Riccardi
(1859-1943), per conto delle compagnie cinematografiche francesi Pathé Frères
e le Film d’Art. Esse decisero di impiantare una propria azienda in Italia per
paura della concorrenza delle case italiane sul mercato cinematografico
internazionale: il cineasta Charles Pathé ne fu presidente e Adolfo Re Riccardi
direttore generale. La Film d’Arte scritturò i maggiori interpreti del teatro
italiano per le trasposizioni cinematografiche di celebri opere letterarie. Nel
1919 la compagnia fu assorbita dall’Unione Cinematografica Italiana, rilevata a
sua volta nel 1926 dalla Società Anonima Stefano Pittaluga.