Repubblica di Venezia
Museo Virtuale > Titoli di Stato > Stati preunitari
Su queste pagine Le proponiamo alcuni documenti di particolare interesse storico ed artistico difficilmente reperibili, molti dei quali appartenenti a collezioni private. Si consiglia, tuttavia, di prendere contatto con noi in caso di specifico interesse.
* Per ogni titolo è indicata la pagina di riferimento del Catalogo Titoli di Stato - V edizione - edito da Portafoglio Storico.
3% Nuovissimo Pubblico Deposito Affrancabile - Laici Condizionati Sudditi
Decreti 16 gennaio e 28 febbraio 1766 e 22 febbraio 1782 - certificato nominativo di deposito di 70 Ducati veneziani, fruttante il 3% l’anno pagabile ogni due semestri, “per Offizio del Proveditor agli Ori, ed Argenti”. Venezia 22 agosto 1786. Stampato e manoscritto su carta filigranata 21x31 cm, doppio foglio. Medaglione in testa con il leone alato di San Marco, secolare simbolo dell’antica Repubblica di Venezia e tuttora della città veneta.*Collocabile a pag. 285. Il debito pubblico all'epoca delle Repubblica Serenissima era costituito di "depositi" e di "capitali istrumentati". I depositi consistevano in debiti aperti, con decreto del Senato, presso la Zecca o presso i diversi uffici pubblici le cui entrate erano assegnate al pagamento degli interessi ed all'eventuale rimborso dei capitali. Essi prendevano il nome dalle Magistrature alle quali era appoggiata la loro amministrazione o dai dazi sui quali erano costituiti. La Zecca di Venezia, che rappresentava quindi il deposito del pubblico erario, fu diretta nel passar del tempo da vari Magistrati fra cui i Massari all'oro e all'argento, i Provveditori in Zecca, i Provveditori sopra ori e monete e quelli ai prò (ovvero agli interessi). I depositi, che si possono considerare la variante veneziana dei monti in uso in altri stati preunitari, si distinguevano in vecchi e in nuovi a secondo che fossero stati istituiti prima o dopo il 1715.